22.06.2023
Che cosa si può avviare subito
Ma ci sono anche aree dello stile di vita che possono e dovrebbero essere cambiate senza assistenza medica.
Ma ci sono anche aree dello stile di vita che possono e dovrebbero essere cambiate senza assistenza medica. Molte persone non sono consapevoli degli effetti negativi che l’essere “sempre raggiungibili“, come anche la sovrastimolazione di computer, smartphone, social media e televisione hanno sulla salute della testa. Il consumo eccessivo non contribuisce al rilassamento, al contrario, porta a uno stress malsano.
Leggere un libro, ascoltare/suonare musica rilassante o giocare insieme ad altre persone: tutto ciò favorisce la riduzione dello stress e, di conseguenza, una migliore qualità del sonno, che promuove i processi di rigenerazione nel cervello. I contatti sociali tra le generazioni possono e devono essere coltivati in famiglia o tra amici, nei club o nel volontariato. Siccome la solitudine danneggia il cervello, in comunità il cervello viene stimolato e sfidato.
Recenti studi relativi alla riduzione del rischio
Il Prof. Alessio Nencioni dell’Università di Genova sta attualmente studiando l’influenza di una dieta a basso contenuto proteico (ProlonADTM) sulle persone con insorgenza della malattia di Alzheimer o con lieve deterioramento cognitivo. Vengono esaminati i processi di rigenerazione cellulare comprovati dalla pratica del digiuno e il loro potenziale contro la perdita cellulare e la loro efficacia contro il morbo di Alzheimer.
LETHE è un progetto di ricerca quadriennale che mira a prevenire il declino cognitivo negli anziani offrendo precocemente un intervento sullo stile di vita basato su una soluzione digitale personalizzata.
FINGER è uno studio per la prevenzione del disturbo cognitivo e della disabilità. Esso si basa su interventi come consigli dietetici, un programma di fitness personalizzato, allenamento cognitivo e monitoraggio dei fattori di rischio: pressione arteriosa, glicemia, peso corporeo, metabolismo lipidico e indice di massa corporea.
Il progetto ADAIR mira a ottenere informazioni cruciali sugli effetti degli inquinanti atmosferici sul cervello umano e a scoprire biomarcatori per prevedere il rischio dell’inquinamento atmosferico sul morbo di Alzheimer (AD).
Gli effetti di vasta portata che il cambiamento climatico ha sulla salute, l’ambiente, l’economia, la scienza e la società esortano i politici ad agire.
Previsione
Siamo molto lontani da una cura per la demenza. Bisogna colmare le lacune della ricerca e accelerare gli sforzi evolutivi della ricerca e dell’innovazione. Ecco perché vale la pena fare un inventario personale della nostra dieta, dell’esercizio fisico, della qualità del sonno, del livello di stress, dei contatti sociali benefici e delle prestazioni mentali. Con uno stile di vita sano per il cervello, possiamo accumulare riserve neuronali e bilanciare le influenze dannose. Anche i piccoli passi valgono la pena!
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