Atmosfera di vacanza a casa, nonostante l’Alzheimer

L'estate è spesso un periodo molto stressante per le persone affette da demenza

Dal quoridiano “Alto Adige” del 13/07/2025

L’estate è spesso un periodo molto stressante per le persone affette da demenza, soprattutto per i malati di Alzheimer e le loro famiglie.

Il presidente dell’associazione Alzheimer Südtirol ASAA, Ulrich Seitz, parla di decine di richieste disperate di malati ogni giorno attraverso il numero verde appositamente istituito 800660561, che sempre più spesso funge da linea di assistenza durante quello che per molti altri è il periodo più bello dell’anno. Tuttavia, chi è in difficoltà economica e di salute si trova ancora più in difficoltà in queste settimane, anche perché in tutto il Paese mancano numerosi servizi di assistenza a causa delle festività o l’accesso ai servizi sanitari e sociali è limitato.

Per questo motivo Seitz ci ricorda che molte persone con demenza, se non la maggior parte, non hanno più la possibilità di andare in vacanza. Cerchiamo quindi di creare viaggi estivi mentali per tutti i sensi e di far rivivere le meravigliose sensazioni estive di vacanza, sole e libertà. Se le conversazioni non sono più possibili, si può comunque creare un contatto attraverso i sensi per poter sentire se stessi e il proprio ambiente. Questo favorisce anche la partecipazione sociale, è divertente e promuove un senso di realizzazione.

Ecco alcuni consigli pratici specifici dell’associazione Alzheimer Südtirol per i familiari, che nella loro semplicità hanno un effetto molto positivo, soprattutto quando le tensioni sono pre-programmate nell’assistenza globale di oltre 11.000 persone a casa, sottolinea Seitz.

  1. Iniziare il viaggio:
    Con l’aiuto di una mappa e/o di una cartina della città, si può viaggiare con la mente verso la destinazione delle vacanze. Ad esempio, si può usare il dito sulla mappa per percorrere le varie tappe.
    Stimolare i seguenti sensi: stimolazione tattile, visiva e acustica.
  2. Quale mezzo di trasporto verrà utilizzato (a piedi, in bicicletta, in auto, in treno, in aereo, in moto)?
    Con l’aiuto, ad esempio, di cartoline e/o foto, parlare dei mezzi di trasporto. Anche le macchinine o i trenini stimolano l’immaginazione. Si possono usare anche oggetti tipici come il lucchetto della bicicletta, il campanello, gli scarponi da trekking, lo zaino).
    Stimolare i seguenti sensi: stimolazione tattile, visiva e acustica.
  3. Soffermarsi su luoghi suggestivi:
    Con l’aiuto di immagini e oggetti, viaggiare mentalmente nel luogo dell’estate e parlare dei ricordi. A questo scopo si possono usare foto o immagini di luoghi di interesse. Anche i libri illustrati delle biblioteche o le immagini di Internet possono aiutare a suscitare i ricordi. Anche i souvenir, gli oggetti tipici della vita quotidiana e le foto della persona affetta da demenza sono particolarmente adatti.
    Stimolazione dei seguenti sensi: stimolazione tattile, visiva e acustica.
  4. Che suono ha la destinazione delle vacanze?
    Potete ascoltare e cantare insieme le canzoni delle vacanze. Su YouTube, ad esempio, potete trovare molte canzoni che vi faranno sentire in vacanza.
    Stimolazione sensoriale dei seguenti sensi: stimolazione acustica e vibratoria (sentire la propria voce).
  5. Qual è l’odore e il sapore delle vacanze?
    Annusare spezie, erbe o piante tipiche di diverse regioni (ad esempio origano, basilico, menta, cumino, anice, lavanda, miscele di erbe).
  6. Cosa si prova in vacanza?
    – Perché non fargli toccare un po’ di sabbia, conchiglie o sassi e poi parlare dei ricordi estivi?
    – Strumenti per il bagno: un pallone da spiaggia gonfiabile, una cuffia da bagno o degli occhiali da sole possono essere tastati.

P:S:
I tempi di attesa di mesi per la concessione dell’assegno di cura e il relativo impegno burocratico per la presentazione delle domande stanno diventando sempre più un onere finanziario per le circa 10.800 famiglie del nostro territorio, che in media assistono a casa 24 ore su 24 i propri familiari per ben oltre 5 anni a causa di patologie invalidanti.
Attualmente (10.07.2025) parliamo anche di 10 mesi di attesa, e non solo nelle città, ma anche in periferia.

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