Presentazione di successo del progetto “sollievo” a Merano

Impressioni della manifestazione informativa del 01/08/2024 a Merano

Nella foto da sinistra a destra: Maria Luisa Bucella dell'associazione Invecchiare bene, l'assessore comunale agli Affari sociali Stefan Frötscher, la terapista occupazionale Kathrin Malfertheiner, l'esperta di demenza Monika Kripp, lo psicologo Michele Piccolin, il presidente di ASAA Ulrich Seitz, Mariano Paris di Volksbank, settore consulenza, l'esperta di validazione Anna Fink e l'avvocato Alexander Kritzinger.

Dal quotidiano Alto Adige

Il lancio di un progetto congiunto tra il suddetto istituto bancario e l’associazione Alzheimer Alto Adige a Merano si è tenuto di recente presso la sede della Volksbank Merano davanti a un folto pubblico. L’effetto estremamente positivo della suddetta collaborazione tra imprese e volontariato è che ora è stato messo a punto uno speciale pacchetto di assistenza con servizi per i familiari in cerca di aiuto che assistono le persone affette da demenza a casa, che entra in vigore quando il settore pubblico non è in grado di curare le persone colpite in modo sufficiente e in tempi adeguati a causa della mancanza di risorse. Anche nel distretto sanitario di Merano i tempi di attesa per le prestazioni mediche specialistiche sono ancora lunghi e possono durare mesi. Per non rimanere completamente inattivi in caso di diagnosi, l’associazione Alzheimer ASAA si attiva e offre servizi che vanno dallo screening, alla terapia occupazionale, alla convalida e al supporto psicologico fino alla consulenza legale, che sono urgentemente necessari nelle prime fasi dell’Alzheimer o di altre demenze per organizzare adeguatamente la vita quotidiana tra le proprie quattro mura. Secondo Ulrich Seitz, presidente di ASAA, attualmente ci sono circa 4.000 malati nell’intero bacino di utenza del territorio occidentale della Provincia. Lo psicologo Michele Piccolin ha spiegato che lo screening serve a ottenere una prima rapida valutazione delle prestazioni cognitive, che consente di stabilire la necessità di ulteriori indagini da parte di vari specialisti. Lo screening dura circa un’ora e inizia con una valutazione dettagliata della storia clinica del paziente, dei problemi riscontrati, delle condizioni precedenti e degli esami già effettuati. Vengono poi eseguiti test neuropsicologici standardizzati per valutare l’integrità delle funzioni cognitive rispetto a persone della stessa età, sesso e istruzione, spiega l’esperto. La terapia occupazionale, invece, sostiene e accompagna le persone di tutte le età che sono limitate nella loro capacità di agire. Kathrin Malfertheiner ha spiegato che l’obiettivo è rafforzare le persone nello svolgimento di attività significative per loro nelle aree della cura di sé, della produttività e del tempo libero/ricreazione nel loro ambiente. Attività pratiche, adattamenti ambientali e consulenza sono utilizzati per migliorare la capacità dei pazienti di svolgere le attività quotidiane, la partecipazione sociale e la qualità della vita.

Anche se la malattia è stata diagnosticata, le persone affette da demenza non sono necessariamente escluse dalle transazioni commerciali: per un certo periodo di tempo possono ancora essere pienamente in grado di condurre affari. Dopo un certo punto, le persone affette da demenza non sono più in grado di effettuare autonomamente transazioni bancarie e di denaro. Le persone affette da demenza dimenticano come gestire il denaro. A un certo punto arriva il momento in cui non sono più in grado di gestire autonomamente il denaro e le operazioni bancarie. Pagare gli acquisti, prelevare contanti dagli sportelli automatici, trasferire denaro, modificare un ordine permanente: non riescono più a capire tutto. Spesso fanno cose senza senso. Può essere particolarmente problematico quando si tratta di investimenti o di altre questioni finanziarie. I parenti si trovano in un dilemma. È necessario prendere le dovute precauzioni per evitare che le persone affette da demenza si danneggino finanziariamente o che altri approfittino della loro situazione. Allo stesso tempo, è importante limitare il meno possibile la loro autodeterminazione. Anche Alexander Kritzinger è consapevole di un punto delicato: “Avere denaro contante fa parte dell’autostima di una persona”. Seitz e l’avvocato Alexander Kritzinger sottolineano che se una persona con disabilità o malattia mentale non è in grado di affrontare da sola determinate questioni senza correre il rischio di essere svantaggiata, è necessaria una rappresentanza legale. Il primo passo è chiarire se esiste un’alternativa alla cosiddetta tutela. In caso contrario, è possibile nominare un tutore. Il tutore assume la rappresentanza legale della persona interessata negli ambiti in cui questa non può rappresentarsi da sola. In concreto, ciò significa assumersi la responsabilità di una persona che dipende da questo aiuto. La tutela è giuridicamente vincolante”, spiega Kritzinger.

Gli interessati possono ottenere ulteriori importanti informazioni su questo tema sul sito info@asaa.it. Offriamo un utile scambio con gli esperti”, sottolinea Ulrich Seitz e ricorda una serie di nuove iniziative per l’empowerment dei caregiver che verranno lanciate nelle prossime settimane. Chiunque sia interessato può ottenere i dettagli necessari tramite il numero verde 800660561.

Di seguito si può scaricare la presentazione che riassume l'evento ed i suoi contenuti

Alzheimer: casi cresciuti del 30%

I dati della Val di Vizze e Valle Isarco

Pomeriggio conviviale

Con animazione e merenda per i famigliari impegnati nell’assistenza, e i loro cari con problemi di memoria

Alzheimer, domani pomeriggio informativo

A Bressanone vari esperti spiegheranno come affrontare varie sfide

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