Giornata Mondiale del Malato 2025

In occasione della prossima Giornata Mondiale del Malato dell’11 febbraio, Ulrich Seitz, presidente dell’associazione Alzheimer Südtirol ASAA, sottolinea quanto sia importante aiutare le persone ad aiutarsi da sole.

Mai prima d’ora così tante persone in Alto Adige sono state assistite a domicilio e, soprattutto, mai prima d’ora per così tanto tempo, cioè nella maggior parte dei casi per diversi anni.

Le chiamate al numero verde dell’associazione ASAA, 800660561, aumentano di settimana in settimana. Le ragioni risiedono spesso nei lunghi tempi di attesa e di accesso ai servizi specialistici programmati, che durano mesi, e nei ritardi per la concessione/approvazione dell’assegno di cura, così importanti per molte persone. Le difficoltà di deglutizione e le cure odontoiatriche per i malati cronici rappresentano spesso un immenso onere aggiuntivo, soprattutto per i pazienti affetti da demenza, poiché spesso si aggiungono alla grave patologia di base per chi li assiste. E poi la situazione diventa davvero complicata”.

Seitz sottolinea che l’associazione vuole incoraggiare le persone colpite, ma anche i loro parenti, a cercare il dialogo e ad approfittare delle offerte appropriate – sia in un contesto individuale, che in un gruppo o online – attraverso varie iniziative come “Sollievo-Miteinander” in collaborazione con la Südtiroler Volksbank. Ma aiutare le persone ad aiutarsi può fare molto di più. Chiunque acquisisca conoscenze sulla salute e sulla malattia può agire correttamente in caso di emergenza o in situazioni sanitarie difficili, salvando vite umane e alleviando le sofferenze fisiche e psicologiche di malati, disabili o anziani. È qui che entra in gioco l’associazione ASAA. L’auto-aiuto viene quindi ora organizzato anche su base tematica.

Il nuovo formato prenderà il via il 28 febbraio 2025 alle 15.30.
Il tema sarà quello delle malattie oculari nella demenza con lo specialista Jacopo Bonetto.

Nei mesi successivi è prevista un’ampia gamma di altri eventi gratuiti per rafforzare l’assistenza domiciliare. Seitz ricorda che l’associazione ASAA è ora in grado di garantire anche visite a domicilio su tutto il territorio nazionale con personale specializzato in terapia occupazionale, e che continueranno gli screening per i casi sospetti di demenza e l’organizzazione di supporto psicologico e consulenza legale per le persone interessate. Una delle principali preoccupazioni è anche il chiarimento giuridico sulla misura in cui la recente sentenza della Corte di Cassazione sul rimborso dei costi nelle case di riposo avrà un impatto anche sull’Alto Adige.

La questione è complessa quando l’assistenza e la sanità non possono essere separate l’una dall’altra. In questi casi, i costi non possono essere ripartiti e devono quindi essere sostenuti dal servizio sanitario pubblico, secondo la Corte di Cassazione. La sentenza in questione riguardava pazienti affetti da Alzheimer per i quali era stato elaborato un piano di cura che richiedeva un’assistenza che poteva essere fornita solo all’interno di una struttura assistenziale. Pertanto, in casi specifici come questo, la sentenza della Corte di Cassazione consente che i costi dell’assistenza a lungo termine, compresi quelli dell’assistenza infermieristica, siano a carico del servizio sanitario.

Seitz sottolinea che l’associazione Alzheimer Alto Adige farà di questo controverso argomento uno dei punti più importanti all’ordine del giorno della prossima assemblea generale. Secondo le conoscenze attuali, infatti, ogni caso deve essere valutato individualmente, tenendo conto delle circostanze particolari del paziente e delle disposizioni di legge applicabili”.

Tutte le informazioni sono disponibili attraverso info@asaa.it