08.10.2025
Cosa bisogna sapere sulla solitudine
I suoi rischi per la salute e cosa possiamo fare per prevenirla o curarla.

Solitudine nella società
La solitudine cronica è diventata una sfida crescente per i sistemi sanitari di tutto il mondo. L‘individualizzazione e il declino delle famiglie intergenerazionali stanno portando a un numero crescente di nuclei familiari composti da una sola persona.
L‘Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) riconosce l‘importanza delle condizioni di vita e della salute mentale e, in relazione alla solitudine, cita un rischio maggiore di mortalità precoce, malattie cardiovascolari, disturbi d‘ansia, depressione e demenza. La solitudine è vissuta in modo individuale e soggettivo e compromette l‘autostima, il benessere e la gioia di vivere.
Tra le persone che soffrono maggiormente di solitudine ci sono gli anziani, i malati cronici, le persone colpite da povertà, le persone con un basso livello di istruzione, le vittime di violenza, le minoranze, le persone con minori risorse personali o coloro che hanno vissuto esperienze di migrazione o di fuga.
In Germania, nel 2022 è stata istituita una specifica Rete di Competenza come strategia per combattere la solitudine. Il Barometro della Solitudine misura la prevalenza della solitudine tra diversi gruppi di popolazione, tenendo conto di fattori socioeconomici, istruzione e molto altro.
La solitudine colpisce i giovani tanto quanto gli anziani. Nel Regno Unito, nel 2018 è stato istituito un Ministero per la Solitudine. Da allora, i medici possono rilasciare prescrizioni per attività di gruppo che danno diritto a partecipare a eventi culturali o sportivi.
La solitudine
La solitudine è descritta come una sensazione di abbandono o, connessa con la depressione, come un profondo senso di vuoto interiore.

Monika Kripp, autrice degli articoli sul tema della solitudine
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