26.02.2024
Chi si prende cura dei nostri bisognosi?
L'8 marzo parte il nuovo corso di qualificazione per l’assistenza nei confronti di persone affette da demenza
Dalla rivista “Il corriere dell'Alto Adige” del 22/02/2024
L’Associazione Alzheimer Alto Adige inizia il giorno 8 marzo a Bolzano la sesta edizione del suo corso di qualificazione di successo per l’accompagnamento e la cura delle persone affette da demenza.
Il bisogno di assistenza per le famiglie che si prendono cura e per gli operatori umanitari stranieri non è mai stato così evidente. Questo perché molti servizi sociali non sono attivati e i tempi di attesa per la classificazione delle cure continuano ad essere un problema, come dimostrano decine di esempi documentati da tutto l’Alto Adige nelle ultime settimane. Pertanto, speriamo in molte persone interessate che saranno formate per circa 47 ore in 6 settimane su vari argomenti relativi alla cura dei malati cronici a casa. Dopo la Corona Pandemia, l’associazione Alzheimer Alto Adige è ancora più consapevole di prima di una scottante questione sociale: chi si prenderà cura dei nostri bisognosi nelle loro case? I parenti giocano un ruolo decisivo – ma hanno bisogno di sostegno per trovare la loro strada tra richieste eccessive, preoccupazioni economiche e una coscienza sporca. Nella letteratura professionale, i parenti che assistono sono chiamati “pazienti nascosti” perché spesso si esauriscono fino all’esaurimento totale e si ammalano essi stessi. Oltre allo sforzo fisico, c’è anche quello emotivo. Seitz critica il fatto che, soprattutto dopo più di due anni di emergenza, offerte di soccorso più flessibili, che possono essere utilizzate anche a breve termine, sono difficilmente disponibili nella nostra Provincia. Le famiglie sono scoraggiate dagli effetti della pandemia.
Ulrich Seitz, Presidente dell'associazione ASAA Alzheimer Südtirol Alto Adige
Negli ultimi anni, l’Associazione Alzheimer si è occupata intensamente della situazione di vita dei pazienti affetti da demenza che vengono assistiti a casa. Ha scoperto che i/le badanti più anziani/e) in particolare hanno difficoltà a trovare un aiuto professionale, spesso per una falsa vergogna: “Coloro che si occupano di bambini piccoli e occasionalmente chiedono aiuto trovano ultimamente più accettazione per questo nella nostra società rispetto a coloro che si occupano di persone anziane. I parenti che si prendono cura di loro spesso si sentono così vincolati dalla loro responsabilità che non osano e non vogliono ammettere che hanno bisogno di sostegno in questo senso. Ma al più tardi quando le badanti e i caregivers in generale soffrono fisicamente e/o emotivamente, bisogna cercare aiuto. Seitz lancia quindi l’appello a tutti coloro che si sentono sopraffatti per ottenere almeno nuovi strumenti offerti nella formazione pratica dell’ASAA e per entrare in uno scambio con i volontari esperti che, con tutte le loro conoscenze, possono intervenire specificamente in situazioni rischiose.
Tutti gli interessati sono pregati di contattare per tempo info@asaa.it o il numero verde 800660561 per essere informati sui moduli pratici del corso citato e su tutte le altre attività di autoprotezione contro il burnout in assistenza.
02.09.2024
Pomeriggio conviviale
Con animazione e merenda per i famigliari impegnati nell’assistenza, e i loro cari con problemi di memoria
SHARE